martedì 5 febbraio 2013

IL COMICO DI PLAUTO



















IL COMICO DI PLAUTO

LEZIONE-SPETTACOLO

TEATRO COMUNALE - CASERTA

4 febbraio 2013

con
Maurizio Azzurro
Angelo Callipo
Sebastiano Coticelli
Simona Di Maio
Valentina Elia

Produzione  La Mansarda - Teatro dell'Orco

"Il Comico di Plauto" è un progetto che nasce in collaborazione con Renato Raffaelli dell'Università di Urbino, l'Istituto di studi Plautini di Sarsina, l'Archeoclub di Succivo e il Festival "Di maschera in maschera" ideato e diretto da Maurizio Azzurro. Parlare di Plauto, scandagliare le ragioni della sua drammaturgia, così attuale e incidente ancora oggi nei modi e nelle forme del teatro contemporaneo, e soprattutto esplorare la sua vis comica significa proporre un viaggio dall'arco temporale lunghissimo e ricco di stimoli. Plauto è una boa, un punto fermo sospeso tra segmenti culturali ed espressivi che sembrano non avere un inizio e, chiaramente, non avere ancora una fine.
Sulle sue spalle ci sono le tante forme di improvvisazione teatrale che pescano nell'italum acetum, dalle farse fliaciche alle fabulae atellanae, ma c'è anche tutto il mondo della Commedia Nuova greca di Menandro e di Difilo, davanti a lui c'è invece la lunga traiettoria che ha portato le sue maschere ad incarnarsi nei tanti servi e vecchi, sciocchi e avari, coraggiosi e pusillanimi, che hanno popolato il nostro teatro rinascimentale, poi la Commedia dell'Arte, il Goldoni rivoluzionario, estendendosi ai Molière, agli Shakespeare e finanche ai Petrolini o ai Pasolini. Toccare Plauto significa toccare tutto questo, dilatare il filo dei discorsi fino a legare secoli che sembrano non avere niente in comune tra loro, ma che la magia dell'arte comica plautina rende perfettamente vicini gli uni agli altri.
Lo spettacolo che andiamo proponendo da ormai quasi un anno si articola come una lezione - spettacolo, dove una parte accademica, ma spettacolare al tempo stesso, perchè fuori da una cattedra canonica e dentro invece il perimetro del palcoscenico, si mescola con la messa in scena di brani delle commedie di Plauto, affrontati con la traduzione modernissima e attualissima di Renato Raffaelli e con l'uso delle maschere. Queste ultime si alternano tra quelle della Commedia Attica Nuova, le cosiddette maschere di Lipari, e maschere più propriamente riconducibili all'universo della commedia dell'arte. E' una scelta precisa questa. Dimostrare, proprio attraverso l'utilizzo di maschere diverse e inerenti a contesti storico-culturali molto distanti tra loro, come Plauto sia stato un ponte capace di mettere in comunicazione orizzonti diversi, ma grazie alla sua statura drammaturgica perfettamente accumunabili. I testi proposti, nel corso della lezione-spettacolo, sono tratti dalla Rudens, Captivi, Mercator, Casina, Miles Gloriosus: anche qui la scelta ha seguito una precisa intenzione. Offrire squarci significativi che mescolassero commedie appartenenti al filone dell'avventura (Rudens e Captivi) a quelle della beffa (Casina) a quelle della caricatura (Miles), ma al tempo stesso mettere insieme commedie molto note, come appunto il Miles, ad altre meno note al grande pubblico, Captivi o Mercator, o ancora commedie dalla spiccata vena erotico-comica, la Casina, accanto a commedie dal tono più riflessivo e sentenzioso, la Rudens, infine scene che si prestassero maggiormente all'utilizzo delle maschere della Commedia Attica Greca, la Casina ancora, insieme a scene più giuste per l'uso delle maschere della Commedia dell'Arte. Insomma, il mondo di Plauto è davvero incontenibile, inesauribile di risorse, infinitamente sorprendente, stupefacentemente fertile. 
Il nostro progetto va avanti, la lezione-spettacolo ha ancora molto da dire al pubblico di studenti, insegnanti o semplici curiosi e intanto approderemo al più presto ad un altro passaggio ambizioso, realizzare una drammaturgia originale a partire dai frammenti delle fabulae atellanae di Pomponio e Novio.

Il progetto sulle Atellane è iniziato due anni fa con una serie di step di avvicinamento, ma ormai il traguardo si avvicina. Ne riparleremo.