venerdì 22 febbraio 2013

DOMENICA 3 MARZO 2013




DOMENICA 3 MARZO 2013
ORE 19,00

BOTTEGA DEL TEATRO
Via Volturno  Caserta

è gradita la prenotazione
348 8329962




Cave Nave Teatro

Presenta

SONO L’IDOLO DI BRODUE’
di
Angelo Callipo

con
Angelo Callipo
Elisabetta Mason




Negli anni del fascismo, Mussolini, in nome di una idea tutta sua di italianità, cercò di contenere la grande migrazione italiana in America, ma allo stesso tempo, in nome di quella stessa italianità, favoriva la partenza di chi avrebbe potuto tenere alto il nome e l’orgoglio dell’Italia in terra straniera, ovvero scienziati e artisti. Erano loro, secondo il Duce, il vero veicolo dello spirito italico nel mondo. Lo spettacolo è la storia di uno di loro. La storia di un attore che vuole andare a recitare nei grandi teatri della ‘Merica e per questo si inventa una vera e propria compagnia di attori, solo che questi attori non sono altro che contadini… solo contadini… e che altro sennò? Solo chi conosce a fondo la propria terra, da questa terra se ne può scappare…

martedì 19 febbraio 2013




QUAL E' LA TUA COLPA UOMO?
Con Edipo comincia la storia dell'uomo. La creatura fragile e tenace che siamo, mescolanza di libero arbitrio e sottomissione fatale, tamburo battente di passioni e fango terreno marchiato inesorabilmente. Qual è la colpa di Edipo? Nessuna. Ha ucciso suo padre, sposato sua madre, generato figli che sono suoi fratelli e sorelle e questo senza colpa alcuna, se non quella di essere nato e, a dispetto di un funereo oracolo, rimasto in vita per la pietà umana, di un servo prima e un pastore poi.

lunedì 18 febbraio 2013

TRE UOMINI E UNA TELA


ART

di 

traduzione Alessandra Serra

con Gigio Alberti, Alessio Boni, Alessandro Haber

regia
Giampiero Solari


Visto al Teatro Goldoni - Venezia il 17 febbraio 2013

Cosa può accadere se tre uomini, con le loro storie, le paranoie di una vita, gli sbagli e gli accidenti del quotidiano, un’amicizia che parte da lontano ma arriva ad un presente strascicato, imbastiscono un triangolo di incomprensioni, equivoci e intolleranze puerili? Può succedere che un’autrice come Yasmine Reza, acclamata sui palcoscenici di tutta Europa, ne faccia materia per una pièce teatrale ironica e graffiante, attenta ai tic e ai paradossi della modernità, ma condita a tratti di ingenuo disincanto, com’è giusto che sia quando è l’amicizia, ultimo baluardo dell’affettività in quest’alba da terzo millennio, a fornire terreno fertile alle nostre speculazioni.

giovedì 14 febbraio 2013

Macbeth

di William Shakespeare (trad. it di Nadia Fusini)


Regia di Andrea De Rosa


Produzione: Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile del Veneto "Carlo Goldoni"


Con: Giuseppe Battiston, Frédérique Loliée, Ivan Alovisio, Marco Vergani, Riccardo Lombardo, Stefano Scandaletti, Valentina Diana, Gennaro Di Colandrea




“Una domanda sembra attraversare il Macbeth di Willialm Shakespeare: chi siamo noi veramente?”. Cominciano così le note di regia di Andrea De Rosa, con questo assunto, che è poi una domanda, sul quale egli ha costruito la sua personale messa in scena del capolavoro shakespeariano. Il magma indistinto di odio e amore, crudeltà, ambizione e pietà, che abita l’animo umano di Macbeth viene esplorato e condiviso con il pubblico. Le mezze luci di sala restano aperte per i primi venti minuti del dramma, togliendo agli spettatori il buio rassicurante e onirico della platea: le vicende di Macbeth non sono sogno ipnotico, ma realtà da guardare a viso scoperto.

IL SERVITORE DI DUE PADRONI 
PER BARACCA E BURATTINI

di Carlo Goldoni

spettacolo ideato e costruito da Antonella Zaggia e Piermario Vescovo

con Linda Bobbo, Maria Ghelfi, Valentina Recchia, Marika Tesser, Antonella Zaggia

aiuto regia Michela Degano

visto al Teatro l'Avogaria - Venezia   il 30/12/2012



Il teatro dei burattini è, da sempre, il teatro delle piazze, delle feste popolari, delle domeniche pomeriggio in passeggiata familiare, quello che si rivolge a bambini attirati dallo zucchero filato e a genitori sicuri di aver scelto per i propri figli un sano divertimento. Il teatro dei burattini ha un sapore antico, lo sguardo rivolto al passato e sembra non avere nessuna intenzione di spintonare per un posto nel prossimo futuro.

APPUNTI PER UN'ACCORTA GESTIONE DEMOGRAFICA

di e con FEDERICO PAINO   
musiche e design sonoro Lorenzo Binotto disegno luci Vincenzo Pedata

Nella vita perfettamente organizzata di un impiegato qualunque, che coltiva in segreto ideologie razziste e violente, deliri apocalittici, ma anche aspirazioni amorose e timori infantili, irrompe un delitto compiuto "senza colpa".





Inviata del New Yorker a Gerusalemme nel 1961 per seguire il processo ad Adolf Eichmann, primo processo celebrato in Israele contro un criminale nazista, Hanna Arendt scrive ne La banalità del male, nato come resoconto di quell’esperienza giornalistica ma poi divenuto il suo saggio più celebre, che le grandi belve come Hitler, Himmler, Goebbels non avrebbero mai potuto esistere senza la cieca obbedienza, l’assoluta dedizione di semplici esecutori come Eichmann.

MACELLUM
ovvero il valzer dell'orazio




di Julia Borretti e Titta Ceccano
regia Julia Borretti e Titta Ceccano
con Titta Ceccano
musiche in scena Roberto Caetani
manichini Jessica Fabrizi
produzione Matuta Teatro

visto al Teatro a L'Avogaria - Venezia il 5/02/2013


Der Horatier, scritto e portato in scena tra il ‘72 e il ‘73, appartiene a quel segmento della produzione di Heiner Muller, che comprende anche la riscrittura del Filottete di Sofocle (1966) e il Prometeo di Eschilo (1969), nel quale il drammaturgo dell’ex Germania dell’Est approda alla classicità greca e latina, recuperandone temi che sembravano ormai relegati a sterili esercizi di filologia e nei quali invece egli intravede spiragli di assoluta modernità. Il contrastato e oscillante rapporto tra Muller e il paludato regime della Germania Orientale si risolve, almeno in quegli anni, in una fuga nel passato, tra quei miti ancora capaci di un’universalità che invece il soffocante governo di Pankow non esita a cancellare con ogni mezzo, relegando il dibattito politico ed etico nell’alveo di mediocri cancellerie politiche e club di intellettuali compiacenti.

LA CANOA DI CARTA
Trattato di Antropologia Teatrale  
di  Eugenio Barba



"Il lavoro e la ricerca confermarono l'esistenza di principi che, a livello pre-espressivo, permettono di generare la presenza scenica, il corpo-in-vita capace di rendere percettibile quello che è invisibile: l'intenzione"                                                                                  
                                         

"Per l'attore l'energia è un come. Come muoversi. Come restare immobili. Come mettere-in-visione la propria presenza fisica e trasformarla in presenza scenica, e quindi espressione. Come rendere visibile l'invisibile: il ritmo del pensiero"

martedì 5 febbraio 2013

IL COMICO DI PLAUTO



















IL COMICO DI PLAUTO

LEZIONE-SPETTACOLO

TEATRO COMUNALE - CASERTA

4 febbraio 2013

con
Maurizio Azzurro
Angelo Callipo
Sebastiano Coticelli
Simona Di Maio
Valentina Elia

Produzione  La Mansarda - Teatro dell'Orco

"Il Comico di Plauto" è un progetto che nasce in collaborazione con Renato Raffaelli dell'Università di Urbino, l'Istituto di studi Plautini di Sarsina, l'Archeoclub di Succivo e il Festival "Di maschera in maschera" ideato e diretto da Maurizio Azzurro. Parlare di Plauto, scandagliare le ragioni della sua drammaturgia, così attuale e incidente ancora oggi nei modi e nelle forme del teatro contemporaneo, e soprattutto esplorare la sua vis comica significa proporre un viaggio dall'arco temporale lunghissimo e ricco di stimoli. Plauto è una boa, un punto fermo sospeso tra segmenti culturali ed espressivi che sembrano non avere un inizio e, chiaramente, non avere ancora una fine.