sabato 18 gennaio 2014

MANDRAGOLA di Machiavelli

Più riguardo a La mandragola

 Il mondo della Mandragola sembra non prevedere sfumature, ma procedere per una divisione netta,che non fa sconti: da una parte i furbi, gli scaltri, quelli "dai molti pensieri" come l'Odisseo omerico, dall'altra, invece, gli sciocchi, i creduloni, quelli che, per l'appunto, possono credere che una pozione fatta di erba mandragola sia in grado di ingravidare una donna. Tuttavia, ed è questa la stupenda invenzione drammaturgica, mentre sul piano concettuale a tale divisione corrisponderebbe una naturale contrapposizione, sul piano scenico non c'è guerra, i due eserciti più che scontrarsi si fondono, si percorrono a vicenda, dimostrando che l'essenza del mondo, seppur generata da un dualismo, non sta affatto nella sua rigida ripartizione, ma in un variegato intreccio. Tutti i personaggi sono parte di un gran carrozzone, dove i confini tra bene e male appaiono molto più difficili da decifrare di quanto sembrerebbe: Callimaco è furbo, mette sul piatto di una scommessa amorosa tutta la sua onorabilità, fingendosi quel che non è, ma sa trattare con grande delicatezza e rispetto la sedotta Lucrezia; Messer Nicia, al contrario, è ingenuo nella sua scioccaggine, ma al tempo stesso si mostra capotico e ferisce con la sua arroganza maschilista la giovane moglie; Fra Timoteo si presta al gioco di convincere Lucrezia citando con dovizia di particolari e latinismi esempi delle sacre scritture, salvo poi pentirsi del malfatto, pentimento che però non produce alcun cambiamento; Lucrezia, infine, per tacere degli altri personaggi, riservata e timorata di Dio, che una volta provato il piacere della carne con chi è molto più giovane del proprio marito, non sa più rinunciarci, come probabilmente ogni donna farebbe. La Mandragola, dunque, è una gran commedia umana, dove l'uomo si scompone in tante sfaccettature che si rispecchiano in chi gli è di fronte, dove ogni più solida convinzione frana sotto i colpi dell'ingegno più spregiudicato, dove anche il peccato può, se visto da una certa ottica, diventare opportunità da cogliere al volo. Se tutto questo è vero allora anche una semplice pozione di Mandragola ha diritto ad essere considerata il più grande medicinale che possa esserci!